Dazi doganali: cosa sono, come si calcolano e chi li riscuote
I dazi doganali sono tributi che si applicano a tutti i beni importati – e in alcuni casi anche su quelli esportati. Sono definiti solitamente dal paese che li impone. I dazi doganali si pagano alla dogana dall'importatore o dall'esportatore, a seconda che il bene si spedisca all'estero o si riceva dall'estero, attraverso una dichiarazione doganale. In quanto tributo, il dazio è un introito fiscale per lo Stato di riferimento, vale a dire per lo Stato che lo richiede.
Dazi ad valorem e dazi specifici
Ci sono due modalità di applicazione del dazio doganale:
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ad valorem;
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specifico.
Il dazio ad valorem si applica in percentuale al valore della fattura che accompagna il bene, mentre il dazio specifico si applica in base al peso del bene o al numero di pezzi. Il dazio da applicare a ogni operazione si riscontra, solitamente, all'interno della tariffa doganale, che varia da paese a paese, da esigenza a esigenza.
Il pagamento del dazio doganale permette a tutte le merci che provengono da paesi extra UE di poter circolare liberamente all'interno della Comunità Europea. Una volta che il dazio è stato pagato e la merce approvata, si parla di Immissione in libera pratica.
Chi riscuote i dazi doganali?
All'interno della Comunità Europea, tutti gli stati membri riscuotono i dazi doganali per conto dell'Europa stessa. In questo caso, si parla di Risorsa Propria. L'Unione Europea, nello specifico, impone unicamente il dazio doganale come tassazione obbligatoria e utilizza i ricavi, riscossi dalle persone fisiche e giuridiche interne all'Unione, per finanziare le proprie attività.