Quando e come presentare il modello polivalente
È il miglior alleato per combattere l’evasione fiscale: il modello di comunicazione polivalente – detto anche “spesometro” per semplificare – è un metodo molto efficace per tenere traccia del pagamento delle tasse da parte dei contribuenti.
Il modello di comunicazione polivalente è stato introdotto nel 2010 e ogni anno si cerca di modificarlo per renderlo il più semplice possibile. Attraverso questo modello, il fisco può controllare per ogni singolo contribuente se ci sono discrepanze tra ciò che dichiarano e ciò che posseggono e allo stesso tempo accorgersi con facilità se sono state emesse fatturazioni false (o se sono addirittura mancanti). Il modello di comunicazione polivalente va compilato da tutti i possessori di partita IVA e consegnato, poi, all’Agenzia delle Entrate.
Visto l’avanzare dei tempi moderni, la trasmissione del modello può avvenire per via telematica, utilizzando i software forniti dall’Agenzia delle Entrate visitando il sito ufficiale – ma basterà affidarsi ad un buon commercialista. Questo tipo di comunicazione si può compilare in due forme, una analitica (segnando passo passo ogni operazione) e una aggregata (suddividendo le operazioni per cliente o fornitore). Come sempre in questi casi, anche per il modello di comunicazione polivalente c’è una scadenza precisa: accertarsi sempre di essere in tempo altrimenti si correrà il rischio di subire sanzioni.