Invio telematico Intrastat: errori o dimenticanze nella compilazione
L'invio telematico Intrastat secondo cadenze mensili o trimestrali non è stato abrogato dopo l'entrata in vigore dell'obbligo della fatturazione elettronica. La compilazione degli Intrastat mantiene il controllo sulle operazioni di acquisto e vendita compiute tra titolari di partita IVA intracomunitari ed evidenzia situazioni di truffe, sommerso o riciclaggio di denaro.
Intrastat scadenze: occhio a non dimenticarle!
Le dichiarazioni Intrastat devono essere compilate e inviate telematicamente seguendo una cadenza diversa a seconda dell'ammontare delle transazioni registrate nei trimestri. La scadenza è mensile quando il valore della cessione di beni e/o servizi è pari o maggiore a 50.000 euro in uno dei trimestri mentre la scadenza Intrastat è trimestrale quando le transazioni di beni sono uguali o superiori a 200.000 euro e le cessioni di servizi sono uguali o superiori a 100.000 euro.
Cosa fare in caso di errori o dimenticanze
La presentazione dei modelli Intrastat, pur essendo semplice e accessibile, non esclude errori e/o dimenticanze. Gli operatori economici che compilano in modo incompleto o inesatto il modello Intrastat però vanno incontro a sanzioni di tipo amministrativo. Certo il sistema permette di correggere eventuali omissioni o errori attraverso i modelli rettificativi, ma richiede il pagamento di un importo previsto dal Ravvedimento operoso (istituto creato per ripristinare le violazioni in ambito amministrativo tributario). Il versamento deve essere effettuato mediante il modello F24, specificando l'anno di riferimento della violazione e il codice tributo.
Intrastat scadenze: le sanzioni previste
Le sanzioni amministrative dovute a omissioni o inesattezze che gli operatori economici si trovano a pagare vengono quantificate in base al tipo di violazione commessa.
- Nessuna sanzione per dichiarazioni incomplete o inesatte regolarizzate spontaneamente o entro 30 giorni dalla comunicazione.
- Da 250 a 500 euro per dichiarazioni incomplete o inesatte regolarizzate entro 30 giorni dalla richiesta inviata dall'ufficio.
- Da 206 a 2.065 euro per omissioni o inesattezze dei dati dichiarati da persone fisiche che hanno effettuato prestazioni di servizi (rese o ricevute) per un valore di 750.000 euro.
- Da 516 a 5.164 euro per omissioni o inesattezze dei dati dichiarati da enti e società che hanno effettuato scambi commerciali con gli Stati UE per un valore di 750.000 euro.
Come evitare le sanzioni amministrative
Il rispetto delle scadenze e la compilazione corretta dei moduli Intrastat possono essere complicati da gestire in concomitanza con il business di riferimento. La soluzione arriva da intermediari specializzati come CAMA ED, agenzie in grado di assistere i titolari di partita IVA e di farsi carico di tutte le incombenze in modo professionale, completo e preciso.