Tutto ciò che devi sapere sull'invio degli elenchi Intrastat
In ambito fiscale, e di attività import export, è un argomento di cui si discute molto, soprattutto ad inizio anno. Stiamo parlando di Intrastat, la serie di elenchi relativi ad acquisti e cessioni di beni mobili su cui monitorano l’Agenzia delle dogane e quella delle Entrate. Lo scopo è quello di registrare, in un determinato periodo, le attività di scambio di beni e prestazioni per impedire che vengano realizzate azioni che rientrino nel campo dell’illegalità. Si fa riferimento a transazioni effettuate tra soggetti appartenenti all’Unione europea, “intracomunitari” appunto. Quando in un anno il valore delle operazioni svolte a fini commerciali supera una determinata soglia, dunque, la comunicazione è obbligatoria, con l’obiettivo di scongiurare frodi commerciali e reati come il riciclaggio.
Invio elenchi Intrastat: le novità
In seguito al decreto legge 244/2016 sono previsti nuovi obblighi per l’invio degli elenchi Intrastat: non sono più previsti gli INTRA trimestrali con relativo obbligo fino a 50mila euro per acquisti di beni e servizi. Per quanto riguarda gli INTRA 2-bis mensili e INTRA 2-quater mensili attualmente vige l’obbligo in caso di acquisti di beni e servizi superiori rispettivamente a 200mila euro trimestrali e a 100mila euro trimestrali. Restano immutate invece le regole che riguardano gli elenchi relativi a cessioni di beni e servizi.
Scadenza Intrastat
Gli elenchi vanno presentati solo per via telematica, tramite il Servizio Telematico Doganale E.D.I., oppure all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento. Qualora tale giorno cada di domenica (o nel caso di una festività) il termine sarà previsto per il 26, eventualità che nel corso del 2020 si verificherà nel mese di ottobre.