Cooperative compliance Cooperazione tra imprese ed amministrazioine fiscale
Fonte: NORME E TRIBUTI - 12 Agosto 2016 - Il Sole 24 Ore
Verso il futuro. Il sistema è destinato ad allargarsi ma occorrono requisiti operativi
Verifica in sei tappe per chi vuole collaborare
L’adempimento collaborativo tra imprese ed amministrazione fiscale - previsto dall’articolo 3 del Dlgs 128/2015 - è un tema di particolare rilevanza non solo per le grandi imprese che rientrano già da ora tra i possibili richiedenti del programma di tax compliance ma, in prospettiva, anche per quelle a cui nel tempo sarà aperto l’accesso.Si prevede, infatti, che «con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze sono stabiliti i criteri in base ai quali possono essere, progressivamente, individuati gli ulteriori contribuenti ammissibili al regime, che conseguono un volume di affari o di ricavi non inferiore a quello di cento milioni di euro o appartenenti a gruppi di imprese».
Tali soggetti possono sfruttare al meglio questo arco di tempo, iniziando a svolgere una verifica sui propri sistemi di gestione e controllo dell’adempimento degli obblighi fiscali.
La complessità tecnica dei temi che devono essere oggetto di esame richiede non solo una attenta analisi della situazione esistente ma, soprattutto, una valutazione su come intervenire per gestire il corretto (e controllato) adempimento degli obblighi fiscali.
I requisiti essenziali che il sistema di controllo adottato dall’impresa deve avere - indicati oltre che nella normativa, anche nel provvedimento dell’agenzia delle Entrate del 14 aprile 2016 - sono:
- una chiara e documentata strategia fiscale;
- una chiara attribuzione dei ruoli;
- efficaci procedure di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio;
- un efficace sistema di monitoraggio complessivo dell’efficacia del sistema predisposto;
- essere adattabile rispetto al contesto interno ed esterno;
- prevedere l’invio di relazioni agli organi di gestione.
Ciò posto, però, per rendere effettivo il sistema di controllo, in realtà, l’impresa dovrà effettuare un lavoro a monte: rendere trasparente - e quindi formalizzare - i criteri e i processi attraverso cui vengono originati i dati che poi confluiranno nei documenti fiscalmente rilevanti; infatti ciò che il sistema deve garantire, nei confronti dell’amministrazione finanziaria, è la trasparenza e la tracciabilità del momento di creazione del dato.
Gli step successivi saranno, invece, quelli di contrassegnare per ogni attività rilevante ai fini fiscali i rischi di non corretto adempimento degli obblighi, per poi individuare le procedure di gestione e controllo del rischio.
Le aree da verificare, schematicamente, sono quelle del ciclo attivo e del ciclo passivo, quelle amministrative e contabili, nonchè quelle delle operazioni di rilevanza sovranazionale.