Blocco e sequestro della merce in dogana
L’Autorità doganale può disporre un blocco della merce al fine di evitare che venga utilizzata in modo illecito. Di fatto il proprietario non ha più disponibilità di tale merce che viene preventivamente bloccata e sottoposta ad accertamenti più approfonditi.
Se viene rinvenuta una motivazione tale da rendere necessario un procedimento penale (ad esempio nel caso di merce contraffatta), si può arrivare al sequestro della merce. Ciò si traduce nell’impossibilità per il proprietario di ritornarne in possesso.
Quando si può decidere blocco merce
L’Autorità giudiziaria può intervenire su merci dichiarate per l’immissione in libera pratica, per l'esportazione o la ri-esportazione; su merci in entrata e uscita dal territorio doganale dell'Unione; su merci vincolate ad un regime sospensivo o poste in zona franca o in un deposito franco.
Nello specifico, si può disporre un sequestro di merce qualora si supponga si tratti di:
- merci contraffatte: ovvero merci recanti logo falso identico all’originale; merci che violano un'indicazione geografica nello Stato membro in cui sono state trovate; merci con imballaggio, prospetto, foglio informatico, ecc. non chiaramente identificativi;
- merci usurpative: vale a dire le merci che violano un diritto d'autore, o un diritto connesso, o un disegno, o modello nello Stato membro in cui le merci sono state trovate; merci sospettate di violare un diritto di proprietà intellettuale.
Cosa succede se la merce è contraffatta
Nel caso di sospetta contraffazione della merce, l’Autorità doganale contatta il titolare del brevetto vigilato. Si avranno 10 giorni lavorativi a disposizione per dare indicazioni all’Agenzia delle Dogane sulla merce sequestrata. È necessario fornire agli agenti doganali quante più informazioni possibili per riconoscere un prodotto originale da uno contraffatto.
In presenza di effettiva contraffazione, l’Agenzia delle Dogane sequestra la merce e viene avvito automaticamente un procedimento penale. Il titolare del brevetto ha il diritto di essere informato su provenienza e destinazione della merce contraffatta. Potrà così a sua volta decidere se avviare un’azione nei confronti del destinatario finale.