Beni esenti da Iva in dogana e beni totalmente esclusi da tale imposta, quali sono?
Con inversione contabile o reverse charge, si definisce un particolare meccanismo per l’applicazione dell’IVA, che consente di assolvere al suo pagamento in luogo del fornitore o prestatore.
Mediante questa fattispecie dunque, chi acquista beni o servizi, da soggetto passivo nel nostro Paese, è tenuto ad assolvere all’imposta sul valore aggiunto al posto del fornitore o prestatore.
Alcune tipologie di beni tuttavia, come materiali preziosi come ori e semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi, oltre che rottami e altri materiali di recupero, non si applica l’IVA, accertata e liquidata nella dichiarazione doganale del deposito doganale a Milano, oltre a queste due tipologie dunque, L’IVA è dovuta in dogana, con esclusione, ovviamente, di importazioni non soggette ad imposta ai sensi dell’articolo 68 del D.P.R. 633/1972.
Esistono infatti alcune tipologie di beni che il legislatore ha pensato bene di escludere da quelle soggette ad applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, per ovvi motivi, da ratificare in ambito di dichiarazione doganale, vediamo quali sono:
- Importazioni di beni che effettuano gli esportatori abituali, coloro cioè che effettuano operazioni Iva non imponibili (esportazioni, cessioni intracomunitarie) e che hanno particolari requisiti;
- Importazioni di campioni gratuiti dal valore basso, contrassegnati specificamente;
- Importazione definitive di beni la cui cessione è esente dall’imposta o non vi è soggetta a norma dell’articolo 72 del D.P.R. 633/1972;
- Reintroduzione di beni dopo averli esportati;
- Importazioni di beni donati ad enti pubblici o di elevato valore sociale
- Importazioni dei beni indicati nell’articolo 2, comma 3, lettera l), del D.P.R. 633/1972, vale a dire: paste alimentari; pane, biscotto di mare e altri prodotti della panetteria ordinaria, senza aggiunta di zuccheri; miele; uova; materie grasse; formaggio o frutta; latte fresco, non concentrato né zuccherato, destinato al consumo alimentare, confezionato per la vendita al minuto, sottoposto a pastorizzazione o ad altri trattamenti previsti da leggi sanitarie;
- Importazioni di gas mediante un sistema di gas naturale o una rete connessa a un tale sistema.